Tutti noi, chi più chi meno, talvolta ci sentiamo in ansia, e ci preoccupiamo, o ci capita quel caso isolato in cui siamo nervosi e abbiamo le “farfalle nello stomaco”. Ma quando dobbiamo considerare un problema da affrontare quell’ansia costante che proviamo quotidianamente? Se comincia a interferire con il normale corso della nostra vita? Se ci accorgiamo che cominciamo a dimenticarci delle cose o a perderci per strada?
Dopo la diagnosi di una malattia, possiamo sviluppare un’ansia incontrollata come risultato dello shock e della paura, oltre che della sensazione di aver perso totalmente il controllo della nostra vita.
L’ansia può presentarsi in vari modi, come ad esempio attacchi di panico, fobie e paure. A volte ci spaventa anche solo il pensiero di eventi futuri, sia di carattere sociale che lavorativo. Oppure restiamo perennemente con la mente rivolta al passato e non riusciamo a vivere nel presente. Può diventare difficile dormire, o ci si sveglia di frequente durante la notte per la preoccupazione e ci si rende conto che non si riescono a fermare i pensieri catastrofici in testa. C’è addirittura chi teme di leggere la posta elettronica o di aprire la cassetta delle lettere o perfino di rispondere al telefono, se le brutte notizie ci erano giunte in questo modo. Alcune persone sentono difficoltà di respirazione, tachicardia, pressione sul petto e sudori freddi.
Come può essere d’aiuto Somatic Experiencing ®?
L’ansia, la paura, la preoccupazione sono elementi costanti del trauma della malattia. Ci si sente spesso immobilizzati e paralizzati, perchè non ci si è potuti difendere da qualcosa che è arrivato da dentro il nostro corpo.
S.E. ® aiuta a reintrodurre il movimento nel corpo, laddove si sente la “paralisi”, permette di recuperare una respirazione adeguata quando viene la sensazione che “manca l’ossigeno”. Insegna a liberarsi della costante tensione e contrazione muscolare nel collo, nelle spalle e nella schiena, permettendo all’organismo di utilizzare le risorse innate di Autoregolazione e di riequilibrio.
Somatic Experiencing ® consente di rielaborare l’evento della malattia senza che la storia debba essere rivissuta, e incoraggia a esplorare una rinegoziazione dei fatti nel corpo, affinchè non resti intrappolato nelle complesse sensazioni legate all’istinto di difesa non completato in quel momento.