STUDIO DI PSICOTERAPIA
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Amiche per Mano
Programmazione Cicli di Incontri Online per Gruppi con le Tecniche del Metodo S.E.
Sessioni individuali
Sessioni in lingua italiana o inglese in presenza oppure online (Skype, Meet, etc.)
Collaborazioni e Organizzazione Gruppi
Il trauma è un fatto della vita
"Il trauma è forse la causa di sofferenza umana maggiormente elusa, ignorata, sottovalutata, negata, incompresa e non curata. Pur essendo fonte di sofferenza e alterazioni gravi, non è un disturbo o una malattia, ma è l’effetto collaterale di uno stato di coscienza alterato indotto istintivamente. Entriamo in questo stato alterato – chiamiamolo “modalità di sopravvivenza” – quando percepiamo che la nostra vita è in pericolo. Se ci sentiamo sopraffatti dal senso di pericolo incombente e incapaci di difenderci efficacemente, possiamo restare intrappolati nella modalità di sopravvivenza. Questo stato di sovreccitazione ha semplicemente lo scopo di consentire azioni difensive a breve; ma se non viene curato nel tempo, comincia a produrre i sintomi del trauma. Tali sintomi possono invadere ogni aspetto della nostra vita e sono sufficientemente potenti per distorcere il tessuto stesso delle nostre personali aspirazioni culturali, economiche, politiche, religiose e spirituali." - Peter Levine
Sintomi Primari
Difficoltà di respirazione, sudori freddi, tensione muscolare, pensieri che si affollano in continuazione, perenne preoccupazione. Stato d'ansia, costante allerta, sensazione di essere sempre in pericolo. Contrazione a livello fisico e percettivo che altera respirazione, tono muscolare e postura. Torpore, formicolio, blocco (congelamento) e senso di disperazione e impotenza.
Altri Sintomi Primari
Dissociazione dall'evento che ha minacciato la nostra vita, e negazione, con scollegamento tra la persona e il ricordo di un particolare episodio o le sensazioni provate. Possiamo negare che un evento sia accaduto o comportarci come se fosse irrilevante.
Sensazioni di impotenza, immobilità o irrigidimento. Il corpo si sente come se fosse paralizzato.
Alcuni Sintomi Rilevanti
Ipervigilanza. Iperattività. Irrequietezza. Trasalire o reazioni spropositate al minimo rumore, incubi e paure notturne, insonnia. Sbalzi d'umore. Scatti di rabbia o collera. Attacchi di Panico. Ansie. Fobie. Stanchezza cronica, energia fisica molto bassa. Cefalee, dolori al collo e alla schiena. Depressione, senso di disastro incombente. Sentirsi distaccati, isolati, stressati, esauriti e sconnessi dalla realtà circostante.
Neo-Mamme e Gravidanza
Progetto di Sostegno in collaborazione con la Dott.ssa Chiara Gregori, specializzata in Ginecologia e Ostetricia. Pensato appositamente per offrire alle donne durante la gravidanza e alle neo-mamme, degli strumenti concreti e facilmente accessibili di recupero dell'equilibrio e della sensazione di sicurezza nel corpo. In un momento così delicato e importante, abbiamo ritenuto di notevole utilità l'avvicinamento alle Tecniche e alle Risorse di Autoregolazione del Metodo S.E. ® che fornisce ottimi risultati nel supporto al sistema nervoso affaticato da periodi di stress prolungato. Un Ciclo di 6 Incontri di Gruppo (di 6/8 donne max) verrà avviato a partire da Settembre 2021, in modalità Online.
Somatic Experiencing Livello Base
Da Settembre 2021 riprendono i Corsi di Livello Base per le pazienti oncologiche e le donne non pazienti dell'Associazione AMICHE PER MANO di Bergamo. Corsi pensati per fornire le fondamentali risorse e tecniche di autoregolazione del sistema nervoso che sono alla base del Metodo S.E. Alla fine dell'estate dunque i Gruppi di 6/8 donne max potranno seguire online un ciclo di 8 incontri, a cadenza settimanale, durante i quali verranno sperimentate la respirazione, il radicamento, l'orientamento, il fel-sense, l'auto-tocco, lo spazio e i confini sicuri. Inoltre si darà spazio alle esplorazioni pratiche per una maggiore e più intima conoscenza delle sensazioni del corpo.
S.E. Livello II
Da Settembre 2021 riprendono i Corsi di Livello II per le pazienti oncologiche e le donne non pazienti dell'Associazione AMICHE PER MANO di Bergamo, che hanno già frequentato il Corso di Livello Base. Questo secondo livello è stato pensato per offrire un maggiore approfondimento delle Tecniche di Autoregolazione del Metodo Somatic Experiencing, e per fare pratica con esplorazioni più mirate e volte a restituire una più intima e profonda connessione con la consapevolezza delle sensazioni del corpo. Verranno avviati nuovi gruppi di 6/8 max donne, per un totale di 8 incontri a cadenza settimanale. Come sempre i gruppi sono condotti online.
Come il corpo scarica l'attivazione
Dopo l'attivazione delle strategie istintive di difesa, l'energia residua nel corpo trova il modo di scaricarsi. Lo fa ad esempio attraverso tremolii, sbadigli, scuotimenti, brividi, contrazioni muscolari, cambiamenti di temperatura.
Dopo l'attivazione c'è sempre una scarica
Il nostro sistema nervoso si scrolla letteralmente di dosso l’ultima esperienza di attivazione, facendoci nuovamente radicare a terra. Dopo una situazione di pericolo o uno stato di intensa attivazione fisiologica le scariche dell'energia residua ci aiutano a recuperare l’equilibrio.
Ascoltare e seguire il corpo
Si asseconda il corpo invece di impedirgli di fare quello che vorrebbe. Non si contrastano le contrazioni muscolari, non si blocca il respiro, si consente il completamento delle risposte interne di difesa e orientamento, creando un contenitore per emozioni e sensazioni.
Come gli animali scaricano lo shock
La vita degli animali è costantemente minacciata, eppure essi non mostrano sintomi di trauma. La scoperta di Peter Levine è che il trauma ha a che fare con la terza strategia di sopravvivenza nei confronti della minaccia percepita, che consiste nel Congelamento. Quando la Lotta o la Fuga non possono essere messe in atto con successo, ci congeliamo e ci immobilizziamo, quello che comunemente è detto: "fare il morto". Questo rende gli animali un target meno appetibile. Tuttavia questa reazione deve restare limitata nel tempo, e una volta esaurita l'emergenza, tutta l'intensa energia che era stata preparata per le risposte di Fuga o Lotta deve poter essere scaricata, cosa che avviene attraverso scuotimenti e tremori. Gli animali si scrollano letteralmente di dosso tutta la tensione accumulata nella reazione di difesa. Se la fase dell'immobilità non viene completata, tutta quella energia attivata nell'organismo resta intrappolata, e dal punto di vista del corpo, continua ad essere percepita come una minaccia ancora in atto. Somatic Experiencing ® lavora per permettere di scaricare tutta l'energia rimasta nel corpo, e in tal modo per eliminare la sensazione di allerta, di allarme e di minaccia che è causa della severa sregolazione e dissociazione.
Non occorre rivivere il trauma.
Nel Metodo S.E. ® il trauma non è nell'evento, ma nella fisiologia del corpo, che percepisce la minaccia alla vita ancora in essere perchè l'esperienza sopraffacente ha lasciato la persona nell'impossibilità di scaricare tutta l'energia di attivazione per la risposta di sopravvivenza. Con S.E. ® si accede alla memoria che il corpo ha dell'evento, ma non si espone la persona alla narrazione della storia che sarebbe ritraumatizzante. La storia è rilevante solo se la persona ritiene di volerla integrare nel lavoro, ma quello che vogliamo ottenere è una rinegoziazione dell'esperienza. In questo modo la persona sarà in grado di sentire che proprio quell'esperienza non è ancora una minaccia aperta, e recuperare l'equilibrio.
Cause primarie e comuni
Oltre alle cause universalmente ritenute fonte di trauma (Guerra, Disastri Naturali, Violenza, Abusi, etc.) esistono molte altre situazioni ed eventi che potenzialmente lasciano l'essere umano in uno stato traumatico e devastante di sintomi. Malattie. Lesioni fisiche. Interventi chirurgici. Visite e procedure mediche e dentarie. Anestesia. Lutto. Aggressioni e mancata capacità di preservare la propria incolumità fisica. Traumi emotivi, abbandono, separazione dei genitori, e traumi nell'età evolutiva. Difficoltà di relazione con i genitori, con il proprio partner, o con i colleghi di lavoro. Stress lavorativo (carico di lavoro o di responsabilità, difficoltà nell'ambiente quotidiano). Divorzio. Incidenti stradali anche lievi e senza conseguenze di carattere medico. Traumi legati alla nascita. Incidenti sportivi, cadute. Quasi annegamento o soffocamento. Bullismo. Attacco da animali (cani o altri). Assistere a scene di violenza dal vivo ma anche in maniera vicaria (TV o videogiochi).
Perchè noi esseri umani soffriamo
Il trauma risiede nel nostro sistema nervoso. Nel nostro meccanismo di autoregolazione interferiscono il pensiero, il giudizio, il senso di colpa, la vergogna, la cultura, l’educazione, etc. Inoltre non siamo abituati a reazioni fisiche intense e involontarie, e non riconoscendole come qualcosa di buono, anzi essendone spaventati, le blocchiamo e non le viviamo fino in fondo, impedendo il ritorno all’equilibrio. Il trauma è quello che ci lascia assolutamente "storditi" perchè arriva come un fulmine a ciel sereno, ne siamo travolti, e percepiamo un senso di alterazione del nostro essere e del nostro ritmo normale, ci sentiamo come tagliati fuori dal nostro stesso corpo, come se ci fosse stata una "espulsione" forzata di noi stessi dal nostro organismo. Tutto quello che eravamo in grado di fare perfettamente prima, diventa difficile, o impossibile, non riusciamo più a far fronte ai nostri impegni, entriamo in crisi, con un profondo senso di impotenza e disperazione. Il trauma ha impatto sul benessere fisico ed emotivo.
Stadi del Ciclo di Attivazione
Quando percepiamo un pericolo, il corpo e la mente reagiscono immediatamente e i muscoli si tendono e cominciamo a cercare la causa di un possibile pericolo. La prima cosa che facciamo è fermarci (Arresto, interruzione dell'attività inevitabile), scannerizzare l'ambiente che ci circonda (Orientamento) per individuare la fonte di pericolo. Questo avviene innanzitutto attraverso la vista, l'olfatto e l'udito. Se localizziamo tale causa e percepiamo esserci un rischio reale per noi, entriamo nella seconda fase. Tutto questo avviene velocemente.
Stadi del Ciclo di Attivazione
Mobilitati, corpo e mente cominciano a produrre adrenalina e cortisolo, le due principali sostanze chimiche che ci forniscono l’energia necessaria per lottare o fuggire. La reazione è automatica e assolutamente istintiva. Non decidiamo cosa fare razionalmente, o autonomamente: è il nostro corpo che fa quello che sente necessario per difendersi, e lo fa nel giro di un attimo. Infatti quando ci troviamo di fronte a una minaccia, non c'è tempo per pensare, e le nostre risposte primarie sono del tutto istintive.
Stadi del Ciclo di Attivazione
Scarichiamo l'energia portando a compimento l’opportuna azione difensiva (la lotta o la fuga). Se veniamo sopraffatti dall’entità che ci minaccia e siamo incapaci di lottare o di fuggire, istintivamente mettiamo in atto il terzo piano d’azione di difesa ossia il Congelamento: la “reazione d’irrigidimento” (nota anche come “reazione d’immobilità” o “fare il morto”), per trarre in inganno l’aggressore e scappare, o non sentire dolore (nell'immobilità la coscienza sembra abbandonare il corpo e dar luogo a dissociazione).
Stadi del Ciclo di Attivazione
Il quarto stadio finale si attua quando il sistema nervoso, non più stimolato, si autoregola e ritorna ad uno stato di equilibrio. Possono esserci scuotimenti, tremori, il respiro ansante. Anche sbadigli, stiramenti, movimenti nello stomaco (gorgoglio) e brividi (cambiamenti della temperatuira corporea) fanno parte dei meccanismi di autoregolazione del sistema nervoso. Tremiti, rapidi movimenti oculari, scosse. Quando poi il corpo ritorna in equilibrio, finalmente si riprende fiato con respiri più ampi e profondi.
Covid_19 e Lockdown
Occuparsi della propria mente oltre che del corpo è estremamente importante durante il lockdown, quando occorre restare a casa per proteggere se stessi e gli altri. Se siete preoccupati o in ansia per la salute, per la situazione economica e i vostri cari, se vi sentite annoiati, stufi, soli, e l'isolamento comincia ad essere veramente frustrante, va assolutamente bene, è naturale! Ognuno di noi reagisce in modi differenti. Per la maggior parte questi sentimenti passeranno. Per altri sarà un po' più difficile ma ci sono cose che si possono fare ora per aiutare il nostro benessere mentale e per gestire le modalità di adattamento al nostro nuovo modo di vivere. SE può aiutare a recuperare le nostre innate risorse di autoregolazione.
PTSD da Covid_19
Molte persone guarite dall'infezione Covid_19 potrebbero trascinarsi a lungo cicatrici emotive sotto forma di sintomi da stress post-traumatico (PTSD). Anche dopo la guarigione, queste persone potrebbero soffrire di disturbi persistenti dovuti alla paura di morire, all'isolamento sociale durante il ricovero in ospedale e il periodo di quarantena, all'ansia di riammalarsi, e non ultimo al senso di colpa per il timore di poter infettare i propri cari. 4 SEGNALI da non trascurare e che potrebbero indicare la presenza di un quadro PTSD possono includere: una tristezza sopraffacente unita a paura o rabbia; incubi notturni o flashbacks invadenti che rievocano i momenti più difficili; sentirsi distaccati e sconnessi dalla propria vita e dai propri cari; cercare di evitare ricordi della malattia. SE aiuta a recuperare la normalità anche dopo l'esperienza debilitante della malattia e delle procedure mediche.
Covid_19: dalla Paura alla Rabbia
La reazione globale verso il Covid_19 si sta spostando dalla paura alla rabbia. All'inizio della pandemia era stata la paura a dominare il panorama mentre di recente è emersa la rabbia come sentimento dominante, acuito dalla grande incertezza che circonda l'emergenza. Tuttavia a volte quello che vediamo non è rabbia, ma una RISPOSTA ARRABBIATA che ha profonde radici nella storia personale di una persona. Ora, dopo mesi di prolungato isolamento e distanziamento sociale, problemi economici e concreti di organizzazione della quotidianità, del lavoro e dell'istruzione, e un'estrema limitazione della nostra libertà, quel passato che prima della pandemia era ancora irrisolto, viene fuori in maniera evidente come un'acuta esplosione di energia. SOMATIC EXPERIENCING aiuta a comprendere e gestire costruttivamente la rabbia con le risorse innate del nostro sistema nervoso.
Covid_19 e SAD
Seasonal Affective Disorder (SAD) PERCHÉ QUEST'ANNO È DIVERSO. Sentirsi più depressi in Autunno e Inverno è naturale. SAD è un disturbo dell'umore che si presenta spesso durante i mesi autunnali quando le ore di luce diminuiscono, e il tempo diventa più rigido. Ma perché quest'anno è diverso? SAD quest'anno coincide con una pandemia che limita l'interazione sociale, e la libertà di movimento, e pesa maggiormente per il profondo impatto che tanti cambiamenti dovuti al lavoro e all'istruzione dei figli hanno comportato nelle famiglie. Molti potrebbero ritrovarsi con sintomi SAD per la prima volta. Ma non bisogna scoraggiarsi. SE può aiutarti a gestire la depressione e l'ansia con le risorse innate del nostro sistema nervoso.
Quando tempo dovrà passare?
QUANTO TEMPO DOVRÀ PASSARE PER TORNARE A VIVERE COME PRIMA DELLA PANDEMIA? Stiamo attraversando un anno indiscutibilmente complicato, vincolati da mille restrizioni alle libertà che abbiamo sempre dato per scontate, senza poter vedere la famiglia e gli amici, con la paura di perdere i nostri cari e l'angoscia di non potersi nemmeno confortare nel lutto. I nostri figli non riescono ad andare a scuola e a stare con gli altri, il lavoro di una vita viene improvvisamente a mancare. Dappertutto un profondo senso di tristezza. Quando saremo in grado di tornare a vivere come prima? Possiamo organizzarci per arrivare sani non solo nel corpo ma anche nella mente a questo futuro? Che segni può lasciare uno stress prolungato? SE aiuta a recuperare la tua innata capacità di autoregolazione.
Covid_19: la nuova normalità?
Se vi state chiedendo come ottimizzare il vostro benessere durante l'attuale pandemia, non siete gli unici. Negli ultimi mesi ci siamo dovuti abituare a lavorare, studiare, fare la spesa e sport da casa. Invece che passare tempo con amici, i propri cari e colleghi, abbiamo dovuto ricorrere al telefono e allo schermo di un computer o di un ipad per restare in contatto. Ora che le giornate si mescolano tra loro non potendo più andare in nessun posto e nemmeno vedere nessuno, facciamo del nostro meglio per cercare di dare una sorta di struttura al nostro tempo. Con il Covid_19 nella nostra vita, possiamo ritenerci fortunati se queste sono le nostre uniche preoccupazioni. Alcuni hanno dovuto adattarsi a cambiamenti molto più devastanti come la perdita del lavoro, della salute, o di qualche persona cara. Questo ci sarebbe sembrato incredibile solo pochi mesi fa, eppure, è proprio qui che ci troviamo adesso. È questa la nuova normalità? È questa la nostra nuova vita reale? La pandemia ha cambiato le cose per tutti, che sia la perdita della nostra vita di prima, o una perdita molto più tragica di questa. E in questi momenti, può essere di sollievo comprendere che cosa stiamo attraversando.
Non tutte le ferite sono visibili
Dopo mesi di estrema emergenza molti riportano sintomi da Stress Post-Traumatico. PTSD è il termine esatto: depressione, ansia, attacchi di panico, insonnia e un costante senso di allarme e di minaccia. Si stima che gli effetti a lungo termine sulla salute mentale causati dai disagi estenuanti della pandemia Covid_19 avranno un impatto profondo e purtroppo molto duraturo su un numero altissimo di persone. Trascurare oggi questa situazione, potrebbe essere causa di molta sofferenza negli anni a venire. E' il momento di fare qualcosa, e di non aspettare per vedere se passerà tutto. Come puoi prenderti cura di te in questo momento? Scopri il Metodo SOMATIC EXPERIENCING che permette di ritrovare la normalità e il proprio equilibrio.
Lockdown Fatigue da Covid_19
Un aumento degli stati d'ansia e di depressione durante l'emergenza Covid_19 sono alla base di tanta fatica e stanchezza che alcune persone stanno provando durante il lockdown. Quasi tutto l'anno è stato inghiottito dalla pandemia che ha fermato economia, lavoro, scuola, tempo dedicato al benessere fisico e all'intrattenimento. Tutte le nostre abitudini sono dovute cambiare e ci siamo ritrovati bloccati in casa con una minaccia invisibile. Sensazioni prolungate di paura, rabbia e frustrazione possono contribuire ad alimentare questa profonda mancanza di energia molto simile al jetlag. SOMATIC EXPERIENCING stimola le risorse innate di autoregolazione del sistema nervoso per ritrovare la naturale vitalità.
Non è la testa ma il corpo
Lo stress di un evento traumatico innesca la reazione della parte più primitiva del nostro cervello che dice al corpo di correre, lottare o congelarsi. Ecco allora che il trauma si verifica quando il livello di sopraffazione è maggiore della nostra capacità di difenderci, e la risposta primitiva e fisiologica che il corpo cerca di mettere in atto viene soffocata e repressa. Somatic Experiencing aiuta a recuperare la resilienza e l'autoregolazione aumentando la consapevolezza del corpo, per comprendere come trattiene il trauma, e facendo sperimentare nel presente quello che non è potuto accadere con successo nel passato. Noi pensiamo di poter risolvere le cose con la nostra mente perché crediamo che siano bloccate nella testa, ma non è così, noi sentiamo le nostre esperienze nel corpo. Infatti il nostro corpo dice la verità, il corpo non mente, ma la nostra testa ci racconta delle storie. Per quanto ci proviamo non riusciamo sempre a comprendere perché stiamo così male semplicemente col ragionamento. Somatic Experiencing permette di liberarsi dei sintomi da trauma o da stress prolungato bloccati nel corpo.